Multe over-50 Capitolo 2: La proroga (di Francesco Paolo Cinquemani)*

Già in un precedente articolo che per comodità si riporta qui di seguito, si era già ampiamente discusso e spiegato sui motivi di nullità delle Multe Over-50, e come bisognava procedere.

https://www.lapekoranera.it/2022/12/19/avvocato-cinquemani-inviate-le-multe-over-50-allindirizzo-salve/

Visto lo slittamento dei termini del pagamento delle multe comminate ai non inoculati, mi sono confrontato con il collega l’Avv. Bruno Botta e alla luce dei ricorsi presentati e accolti, e le sentenze di annullamento delle multe, che riporteremo alla fine dell’articolo, il nostro suggerimento non cambia e verrà rimarcato alla fine dell’articolo.

L’Avv. Botta riferisce che si stanno moltiplicando gli accoglimenti da parte dei vari Giudici di Pace dei ricorsi inerenti la sanzione agli Over 50, egli stesso pochi giorni fa, ha ottenuto la sospensione del provvedimento irrogato a due suoi clienti da parte del giudice di Pace di Roma, l’udienza si è svolta in contraddittorio con l’Avvocatura di Stato, regolarmente costituita, in seguito alla discussione il Giudice ha ritenuto meritevoli le eccezioni proposte e ha sospeso i due provvedimenti, in attesa della definizione del merito, poiché lo stesso  aveva il ruolo carico.

A fare da apri pista nell’accoglimento dei ricorsi, è stato il GDP di Velletri motivando il difetto di legittimazione attiva di ADER, da ultimo il GDP di Torino ha annullato due multe anch’esso per difetto di legittimazione attiva del Ministero della Salute, mentre, il Giudice di Acireale ha accolto il ricorso sulla scorta dell’art 32 della Costituzione, inoltre, il GDP di Asti ha ritenuto che l’avvio del procedimento sanzionatorio, sia avvenuto in violazione degli elementi stabiliti dalla normativa amministrativa, infine, il GDP di Palermo ha ravvisato un eccesso di potere. Tutte eccezioni formulate nel ricorso predisposto dallo stesso Avv. Bruno Botta, che troverete nel summenzionato articolo.

Ma entriamo nel merito della proroga.

L’articolo 7, comma 1-bis, del decreto-legge 31 ottobre 2022, n. 162, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 dicembre 2022, n. 199 è sempre stato chiaro “fino al 30 giugno 2023 sono sospesi le attività e i procedimenti di irrogazione della sanzione previsti dall’articolo 4-sexies, commi 3, 4 e 6, del decreto-legge 1° aprile  2021,  n.  44,” da nessuna parte è stato mai riportato che le sanzioni sono state annullate o revocate.

Con il D.L. Omnibus pubblicato con il numero 51 nella Gazzetta Ufficiale n.108 del 10 maggio è stata inserita una proroga, all’articolo 3. Il termine è stato rimandato fino al 30 giugno 2024.

Quindi anche questa volta, nessuna cancellazione o revoca delle sanzioni, molti si chiederanno del perché.

A dare una spiegazione è stato il senatore Claudio Borghi nella trasmissione di ByoBlu del 13 maggio 2023, che dichiara:

“Per poter cancellare le sanzioni, occorre una voce di spesa” … “se prima della fine della sospensione non fosse stata possibile la cancellazione utilizzando una voce di spesa, avremmo utilizzato una sospensione, questo per poter scavallare la legge di bilancio, dove per definizione la capacità di spesa c’è!”, e infatti è ciò che è stato fatto.

Dice anche che, il governo ha emesso in automatico tutte le multe, lasciando intendere che le sanzioni notificate a marzo o aprile 2023 sono da imputare a una responsabilità di Poste Italiane, salvo poi rilevare che la data riportata all’interno della cartella è molto recente.

Lo stesso senatore rassicura tutti dicendo che: “la promessa si completerà con la definitiva cancellazione, che non abbiate dubbi che queste multe verranno cancellate”, eccetto ipotizzare che se dovesse cadere un asteroide o cambiare il governo, è possibile che il prossimo governo possa invece confermare le sanzioni o ancora peggio raddoppiarle.

Considerazioni su come procedere con le multe over-50

Tenuto conto che ad oggi non ve certezza di ciò che possa capitare entro giugno 2024, il nostro suggerimento resta invariato, pertanto si suggerisce di scaricare, compilare e notificare a mezzo PEC o raccomandata A/R l’istanza in autotutela che viene messa a disposizione di tutti gratuitamente, e chi volesse impugnare la sanzione che gli è stata notificata, dovrà (in autonomia o con il proprio avvocato) depositare presso il Giudice di Pace non più l’atto di citazione, bensì il ricorso. L’Avv. Bruno Botta ricorda come sostenuto sin dall’inizio, che sono stati sospesi i termini di notifica e riscossione delle multe, ma non i termini dell’opposizione, quindi si suggerisce di impugnare.

Ovviamente pochi sono a conoscenza che, il 28 febbraio 2023 è entrata in vigore la Riforma Cartabia, la quale ha modificato il codice di procedura civile, pertanto la nuova procedura prevede l’utilizzo dello strumento del ricorso e non più della citazione precedentemente suggerito.

Nel frattempo diversi Giudici di Pace in tutta Italia non solo hanno accolto i ricorsi, ma hanno condannato alle spese ADER.

Francesco Paolo Cinquemani

*avvocato